sabato 15 maggio 2010

RICERCA




Ricerca

Con pur pur rosse lacrime ai miei occhi
cosciente e si dispianto
mi arrampicai al credo unico punto
senza previsioni nè tarocchi
e senza alcun aiuto.
Solo, nel dolore.
Mi affidai infine,
soltanto al consentito bimbo puro,
ch’è il solo credere del credo.
Continuando; scorticavo le mie mani
al ruvido pezzo ultimo, di cio’ che rimaneva di me stesso;
il mio pensiero, ancor selvaggio e rozzo.
Comunque…
lenta e lunga fu l’azione
al divenire chiaro, e liscio,
la mente mia di nuovo;
che dannazione, per quanto stolta la natura,
in dote dono mi ha creato, o regalato per rifiuto;
mia le corna, a forza mise nello specchio.
E a me coscienza ha dato, del sogno l’equilibrio,
ripronto a nuova lotta, a cercare comunione,
e che in nuova luce… sia!... la soluzione:
in nome del mio Dio,
che solo crede in libertà l’unione,
dei celesti beati corpi;
e dei terrestri in terra ancora mostri.
E a me, io, Dio, dico:
che son terrestro…. in terra!
Questo è quel che vuole Dio….
Io… io questo mostro, io!

!
*
nell'immagine: olio su tavola -studio da Leonardo- di Italo De Simone

Nessun commento:

Posta un commento